Conferenza stampa di S.M.I. Haile Selassie I in occasione del 74° compleanno


S ignore e signori della stampa,
Oggi Io ho convocato questa conferenza stampa per illustrare, prima di tutto, alcuni dei miei pensieri riguardo recenti avvenimenti e in secondo luogo fornirvi un’opportunità per porre domande su ogni questione desideriate.

Primo, Io vorrei dire poche parole sulla recente decisione della Corte Internazionale di Giustizia sull’azione legale che è stata condotta da Etiopia e Liberia contro il Sud Africa riguardante l’Africa Sud-occidentale; come tutti ormai sanno, tutta l’umanità è preoccupata della situazione nel sud-ovest africano, e delle implicazioni che la politica del Governo Sud Africano ha sul resto del mondo.

La Corte Internazionale dell’Aia ha discusso la questione dell’Africa Sud-occidentale per molti anni: l’Etiopia, la Liberia e molti altri Stati africani così come gli uomini di buona volontà ovunque hanno fatto del loro meglio per far si che fosse resa giustizia in questo caso, così che il popolo in quello sfortunato Paese fosse liberato dallo stato di oppressione al quale al momento è soggetto. La giustizia è l’essenza dell’esistenza civilizzata; sfortunatamente la decisione della Corte è stata influenzata più da fattori politici che da considerazioni legali. Io conosco la grande speranza che fu riposta nella Corte al momento della sua fondazione; proprio al principio, so che la Corte prese decisioni utili in alcuni casi ma la sua tendenza, se prendiamo la recente decisione come esempio di ciò che potremmo aspettarci nel futuro, non ispira fiducia, e a causa di ciò noi abbiamo la sensazione che ci sarà una minore tendenza a ricorrere alla risoluzione giudiziaria delle dispute.

I querelanti dinanzi alla Corte erano Etiopia e Liberia, ma in un certo senso, si potrebbe dire, tutti i popoli amanti della pace erano in qualche modo preoccupati a riguardo e in spasmodica attesa del risultato che ci si attendeva fosse in accordo alle richieste di giustizia. E’ ben vero che i giudici sono liberi nel loro compito decisionale ma le decisioni devono essere in accordo alla legge.

Comunque, noi dobbiamo anche sottolineare che l’umanità ha il diritto di richiedere che certe istituzioni fondamentali e giudizi di valore, comuni a tutta la società e indispensabili alla pace, vengano incorporati come parte dei principi di legge internazionale sui quali la Corte Internazionale di Giustizia dovrebbe basarsi. Lo Statuto della Corte fornisce disposizioni adeguate per questo.

Devo rilevare che questo giudizio è contrario agli interessi dell’umanità e in particolare contrario agli interessi dei popoli Africani. Io dico che la decisione è stata influenzata più da considerazioni politiche che legali; d’altronde non siamo alla fine del percorso. Credo che ci accingiamo a continuare la lotta per la rimozione del sistema di apartheid e oppressione nell’Africa del Sud-Ovest, e ho fiducia che questa battaglia porterà una soluzione soddisfacente al problema.

Domanda:
Vostra Maestà Imperiale, la Vostra lunga vita ha visto anni ricchi di successi in molti campi. Molti avvenimenti si sono palesati al mondo, anche. Quale la Vostra Maestà Imperiale considera il più significativo?

LONGEVITA’ UN DONO DIVINO

Risposta:
Io ringrazio Dio per avermi dato una vita così longeva. Questa è una cosa che può essere considerata solo come un dono dall’Onnipotente. Nella mia lunga vita ho visto ed esperito molte cose; sin da quando avevo 18 anni, ho visto molte cose accadere sia nel mio Paese che all’estero.
E’ difficile trovare il più importante evento durante questo lungo periodo che comprende molte decadi. I due eventi che risaltano, e che hanno influenzato e condizionato il corso degli eventi nel mondo, sono di certo stati la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale: lo spargimento di sangue durante le due guerre mondiali, il perché vennero combattute, come si conclusero e le conseguenze di queste guerre. In particolare, parlando di queste due guerre, Io ricordo l’influenza che i leaders esercitarono sul corso degli eventi: la storia della Prima Guerra Mondiale, del Secondo Conflitto Mondiale e le conseguenze rimarranno sempre negli annali della storia.
Noi sappiamo chi furono i responsabili – uomini con propositi e menti malvagie – che presero la leadership in alcune parti del mondo e gli eventi che seguirono. Chiunque abbia vissuto durante quelle due grandi guerre e lo spargimento di sangue deve riconoscere la necessità di un’effettiva salvaguardia per mantenere la pace internazionale.
So anche che alcune istituzioni in alcuni Stati furono responsabili dello scoppio delle guerre mondiali. Da allora le istituzioni e le procedure democratiche sono state rafforzate nel mondo, ed io ho fiducia che come risultato di questa esperienza delle ultime decadi noi ci troviamo in una posizione migliore per mantenere la pace nel mondo.
Di certo, la Seconda Guerra Mondiale ha condizionato l’Etiopia. E’ un fatto ben noto che il nostro Paese è caduto vittima delle forze di aggressione del Fascismo. Io ho avuto il privilegio di difendere il caso davanti alla Lega delle Nazioni a Ginevra ma il suo sistema di sicurezza collettiva non era stato rafforzato e non c’erano procedure standard alle quali ci fosse adesione universale per la risoluzione delle dispute internazionali. Il sistema fallì. L’Etiopia ha sofferto a causa del fallimento di quel sistema ma il concetto di sicurezza collettiva è stato stabilito più fermamente dopo la guerra.
So che gli uomini di buona volontà ovunque hanno solidarizzato con l’Etiopia. Noi abbiamo continuato la battaglia per liberare il nostro popolo dal dominio straniero e finalmente siamo stati capaci di vincere il nemico; siamo ritornati nella nostra capitale e abbiamo dato inizio a programmi per il progresso del Paese.
Inoltre, siamo stati testimoni dell’emergenza di nuovi Stati africani indipendenti, la posa delle fondamenta qui in Addis Ababa per una più grande unità tra i popoli Africani. Questi sono alcuni degli eventi che io ricordo e ai quali conferisco grande significato.

Domanda:
Vostra Maestà Imperiale, vedete una qualche relazione tra il fallimento della Lega delle Nazioni nell’agire sulla situazione che l’Etiopia ha fronteggiato nel 1935\36 e il fallimento della Corte nell’agire sul caso dell’Africa Sud Occidentale nel 1966?

Risposta:
C’è una differenza materiale tra il fallimento del sistema di sicurezza collettiva della Lega nel 1935 e 1936 e il fallimento della Corte Internazionale di Giustizia nel considerare nel merito il caso dell’Africa del Sud-Ovest.
Le disposizioni del sistema di sicurezza collettiva che noi ritenevamo, come tutti, essere assicurati dall’Alleanza della Lega delle Nazioni hanno collassato completamente; il fallimento della Corte Internazionale di Giustizia nel considerare ora nel merito il caso dell’Africa Sud-occidentale significa che le procedure legali per la risoluzione della disputa non sono più aperte a noi e che dobbiamo approcciare il problema da un’altra angolazione, forse insistendo nell’invocare misure di sicurezza collettiva sotto la Carta delle Nazioni Unite.
Per questo dunque io vedo nei due casi importanti differenze: mentre la Lega delle Nazioni ha collassato completamente, nel caso della Corte Internazionale di Giustizia è stato un particolare organo del sistema di sicurezza collettiva a fallire nel rispondere alle richieste di giustizia nell’Africa del Sud-Ovest.

Domanda:
Vostra Maestà Imperiale, la situazione in Rhodesia e la battaglia che è stata intrapresa in relazione a questa questione hanno teso a indebolire l’Organizzazione dell’Unità Africana?

DIFFERENZE MATERIALI

Risposta:
Inutile dire, tutti i popoli africani hanno perso fiducia a causa degli eventi in Rhodesia e a causa del fallimento degli sforzi di molti Stati e individui di restaurare i diritti legittimi per la maggioranza Africana nella Rhodesia del Sud.
Ci sono certamente molti modi di risolvere un problema: molti metodi di risoluzione pacifica e c’è anche la questione dell’uso della forza, ma io credo che prima di ricorrere a tali misure, noi dovremmo esaurire tutti i metodi ragionevoli e pacifici.
Finora gli Stati africani hanno agito congiuntamente ma devono avere maggior fiducia che il Governo Britannico schiaccerà il regime illegale lì. Comunque, siamo dispiaciuti nel dire che tali misure da parte del Governo Britannico non hanno avuto successo e non sono state adeguate.
Gli Stati africani nell’Organizzazione dell’Unità Africana non hanno differenze per quanto riguarda la questione della Rhodesia; alcune differenze riguardo gli approcci al problema esistevano in passato ma siamo confidenti che nel nostro futuro noi saremo più uniti che mai per una risoluzione giusta della questione rhodesiana.
Sono sicuro che quando i Capi di Stato africani si troveranno di nuovo riunii nel vertice qui la questione rhodesiana sarà prominente sulla loro agenda.

Domanda:
Vostra Maestà Imperiale, Voi siete stato leader del nostro popolo negli ultimi 49 anni. Qual è il punto di vista di Vostra Maestà riguardo al progresso che il Paese ha raggiunto negli ultimi 49 anni.

CAMBIAMENTI COSTITUZIONALI

Risposta:
Noi siamo stati testimoni di molti risultati negli ultimi 49 anni – e tutti questi risultati hanno portato benefici duraturi al popolo Etiope. Se ci venisse chiesto di nominarne alcuni, Io direi che il risultato rilevante c’è stato nei cambiamenti costituzionali nel nostro Paese.
Noi abbiamo fatto il possibile perché il nostro popolo partecipasse al lavoro di governo; abbiamo istituito sistemi grazie ai quali i diritti del popolo sono protetti.
Nel campo economico, abbiamo istituito sistemi con i quali il popolo Etiope può aiutarsi e aiutare il proprio governo, anche. Abbiamo visto che gli sfori che abbiamo profuso nel miglioramento della nostra vita nazionale stanno attualmente portando buoni risultati al nostro popolo. Sebbene Io sarò il primo a dire che quanto è stato raggiunto non è pienamente soddisfacente, il Paese sta progredendo, il popolo sta raggiungendo il progresso e il futuro è pieno di speranza e promesse.

Domanda:
Vostra Maestà Imperiale, il Generale De Gaulle renderà una visita di Stato in Etiopia nel prossimo futuro; vi aspettate che vengano firmati accordi speciali tra Etiopia e Francia come risultato della visita?

Risposta:
Noi abbiamo mantenuto una relazione di amicizia con la Francia per molti anni; le relazioni economiche, culturali e di altro tipo che il nostro popolo ha mantenuto con il popolo francese sono ben note. Quando il Generale De Gaulle arriverà qui noi avremo l’opportunità di discutere modi e maniere con i quali poter rafforzare ulteriormente questa buona relazione tra le nostre due nazioni. Sono fiducioso che quando il Generale De Gaulle visiterà l’Etiopia noi avremo l’opportunità di trovare accordi concreti di mutua cooperazione.
Sono lieto che egli abbia accettato il nostro invito a visitare l’Etiopia, e sono sicuro che i risultati saranno soddisfacenti per entrambi i nostro popoli.

Domanda:
Quali sono stati le principali conquiste dell’Etiopia nelle ultime decadi?

Risposta:
La risposta a questa domanda può essere molto lunga. Io ho già sottolineato i risultati ottenuti in campo economico e costituzionale; ora spero di aggiungere il progresso che abbiamo compiuto e intendiamo raggiungere nel futuro nel campo dell’educazione.
L’educazione non è nuova in Etiopia. Sebbene noi non abbiamo università moderne, per secoli abbiamo beneficiato del nostro proprio sistema educativo – un sistema dal quale il nostro popolo trae molto vantaggio. Eppure, più recentemente ci siamo avviati verso un sistema moderno di educazione ed è stata raggiunta una grande riforma. Sono fiducioso che nel futuro lavoreremo ancor di più e raggiungeremo risultati ancor più soddisfacenti. Poiché io considero l’educazione indispensabile per le necessità dell’Etiopia, ho personalmente assunto per un certo numero di anni il portafoglio del Ministero dell’Educazione.

Domanda:
Vostra Maestà Imperiale, cosa pensate dell’invito, da voi ricevuto da parte del Sig. Podgorny, Presidente dell’Unione Sovietica, a visitare l’USSR?

Risposta:
Si, il Governo Sovietico ci ha esteso l’invito per rendere una visita ufficiale all’Unione Sovietica. Quando visiterò l’Unione Sovietica spero di aver l’opportunità di discutere con gli ufficiali responsabili del Governo Sovietico questioni di reciproco interesse tra i nostri due Paesi e anche questioni che spero aiuteranno a rafforzare la pace.
Ho detto di essere lieto di accettare l’invito ma si sta ancora considerando la data precisa della mia visita. Ci sono alcuni argomenti da dover discutere ad un determinato livello in questa contesto.