Discorso di S.M.I. Haile Selassie I alla Nazione sulle visite di Stato


Al termine dei due mesi di Visite di Stato Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I parlò alla Nazione su Radio Addis Ababa dal Palazzo Guenet Leul il 28 Agosto, 1959.

Nella convinzione che ciò aiuterà a creare comprensione e cooperazione nel mondo, e considerando in particolare la prosperità e il benessere del Nostro amato popolo, abbiamo di volta in volta, durante i passati cinque anni, viaggiato per visitare nazioni amiche nelle Americhe, nel Regno Unito, in Europa e nell’Estremo Oriente.

Dopo aver con successo terminato il Nostro recente lungo viaggio, su invito da parte di alcune nazioni amiche, ovvero la U.A.R.*, l’U.S.S.R., la Cecoslovacchia, il Belgio, la Francia, il Portogallo e la Jugoslavia, siamo ora lieti e grati a Dio Onnipotente di trovarci fra il Nostro amato popolo.

Al ritorno dai Nostri precedenti viaggi, vi mettemmo a conoscenza delle impressioni lasciateci dalle accoglienze che Ci sono state rese nei Paesi che abbiamo visitato; poiché crediamo che l’eccellente accoglienza e la sincera espressione di amicizia estesaci dai popoli e dai leaders delle nazioni che abbiamo recentemente visitato fossero rivolte anche a voi, desideriamo condividere con voi i sentimenti di queste visite. Vi faremo conoscere ora gli obiettivi riguardo i Nostri programmi futuri per lo sviluppo socioeconomico del Nostro Paese.

La prima fermata del Nostro lungo viaggio è stata l’U.A.R.; avendo accettato l’invito di S.E. il Presidente Gamal Abdel-Nasser di visitare l’U.A.R., siamo rimasti in quel Paese confinante dal 24 al 29 di giugno. Durante il nostro soggiorno, abbiamo discusso con il Presidente Abdel-Nasser questioni di mutuo interesse per i nostri due Paesi, e affari internazionali. Abbiamo anche visitato vari centri nazionali e istituzioni di interesse e di importanza economica e sociale.

Dall’inizio della nostra visita in U.A.R., la calda e cordiale accoglienza e la spontanea espressione di amicizia che ci è stata resa dal Presidente Gamal Abdel-Nasser e da altri leaders del Governo e dal popolo del Paese ovunque andassimo, hanno suscitato in Noi un sentimento di grande piacere e soddisfazione.

Amicizia millenaria

Come sapete, la relazione tra l’Etiopia e la U.A.R. inizia migliaia di anni fa; i popoli dei due Paesi, a parte l’essere confinanti, hanno aspirazioni e ideali comuni, e sono anche legati dal comune legame costituito dal Grande Nilo Blu. Durante la Nostra visita abbiamo discusso argomenti di mutuo interesse per le nostre nazioni, dei problemi comuni a questa regione, così come della situazione generale nel mondo. In particolare, siamo maggiormente soddisfatti per aver fatto personalmente conoscenza con il Presidente Gamal Abdel-Nasser e di aver discusso francamente e amichevolmente con lui riguardo a questioni di comune interesse per le nostre due nazioni e di essere stati capaci di raggiungere completa comprensione.

Ciò che abbiamo testimoniato durante il Nostro breve soggiorno nell’U.A.R. riguardo il progresso dell’industria e dell’economia del Paese è lodevole; siamo rimasti impressionati dal duro lavoro e dallo sforzo del popolo per migliorare il proprio standard di vita.

Dei molti importanti risultati della Nostra visita, quella che ci ha dato grande soddisfazione è stato il raggiungimento, avvenuto con successo, dell’accordo riguardo alle relazioni delle nostre due Chiese; durante il Nostro regno non abbiamo risparmiato gli sforzi per ottenere la grandezza che è dovuta alla Chiesa Etiopica, la quale è stata un’isola di Cristianità nel Continente Africano. Siamo molto grati a Dio Onnipotente per aver visto i frutti dei Nostri sforzi durante il Nostro regno grazie all’elezione di un Etiope al Patriarcato della Chiesa Etiopica.

Dopo l’Egitto, abbiamo visitato l’Unione Sovietica; anche se sono passati alcuni anni da quando accettammo l’invito a visitare l’Unione Sovietica, per molte ragioni non ci era stato possibile recarci lì prima e non avevamo potuto visitare quel grande Paese con il quale l’Etiopia per lungo tempo ha mantenuto relazioni amichevoli.

Uno dei famosi generali dell’epoca di Pietro il Grande era Abraham Hannibal, che era etiope, e il cui pronipote era stato il celebrato poeta Alexander Pushkin. Possiamo quindi dire di avere relazioni continuative con l’Unione Sovietica nei campi militare e culturale.

Non riconobbe l’occupazione

Oltre all’aiuto medico che l’Unione Sovietica ha fornito all’Etiopia, durante la battaglia di Adwa e ora nella Nostra era, e, al di là dell’assistenza che siamo stati capaci di ottenere da quel Paese attraverso i dottori della Croce Rossa, durante l’invasione fascista, l’Unione Sovietica ha supportato la Nostra causa alla Società delle Nazioni per la libertà del Nostro Paese, ed è stata una delle poche grandi potenze che non ha riconosciuto l’occupazione della Nostra terra da parte dell’aggressore fascista.

Dal momento del Nostro arrivo nell’Unione Sovietica, la grande e calorosa accoglienza resaCi dal popolo e dai suoi leaders, la cui ospitalità è ben nota, è stata superiore alle aspettative; sebbene ci voglia molto tempo per visitare tutta l’Unione Sovietica, durante le due settimane del Nostro soggiorno siamo rimasti molto impressionati nel vedere come il popolo dell’Unione Sovietica sia stato capace di riprendersi dalle conseguenze di una guerra devastante, conseguendo una piena ricostruzione in un breve lasso di tempo e raggiungendo progressi notevoli nei campi economico, industriale, scientifico, tecnico e sociale, scoprendosi, nell’arco di quaranta anni, una delle grandi potenze del Nostro tempo.

Nei colloqui che abbiamo avuto con i leaders dell’Unione Sovietica riguardo i nostri due Paesi in particolare e la pace mondiale in generale, abbiamo raggiunto piena comprensione; soprattutto, abbiamo potuto fare la conoscenza personale del Sig. Voroshilov, Presidente del Presidio del Soviet Supremo, e del Sig. Krushchev, Primo Ministro dell’Unione Sovietica, e abbiamo avuto sinceri e amichevoli scambi di punti di vista su varie questioni, raggiungendo pieno accordo su tutte.

Come risultato dei nostri colloqui, sono stati firmati accordi tra i nostri due governi per la cooperazione economica e l’ampliamento dei propositi delle nostre relazioni culturali e commerciali. A parte ciò, è motivo di soddisfazione per noi tutti aver ottenuto un prestito a lungo termine di quattrocento milioni di rubli ad un interesse basso, per finanziare il Piano Quinquennale dell’Etiopia e gli altri vari progetti destinati allo sviluppo economico del Nostro Paese e all’innalzamento dello standard di vita del Nostro popolo.

L’Etiopia ha abbondanti risorse naturali; eppure a causa della mancanza di capitali, non è possibile sfruttarle a vantaggio del nostro popolo. E’ per approfittare di tali risorse e per realizzare il Piano Quinquennale a beneficio del nostro popolo che abbiamo acquisito credito dalle nazioni amiche quali gli Stati Uniti, la Jugoslavia, la Repubblica Federale di Germania e la Cecoslovacchia.

Noi crediamo che l’assistenza ottenuta dall’Unione Sovietica accrescerà grandemente lo sfruttamento delle nostre risorse naturali e lo sviluppo della nostra economia.

Al termine del Nostro soggiorno nell’U.S.S.R., abbiamo visitato la Cecoslovacchia dal 13 al 17 Luglio. Le relazioni tra Etiopia e Cecoslovacchia sono di lungo corso: è stato grazie a questo Paese che l’Etiopia ha potuto acquisire molte delle armi e delle munizioni necessarie per difendere la sua indipendenza gelosamente custodita contro l’invasore fascista. La Cecoslovacchia è stata tra le poche nazioni che hanno coraggiosamente alzato la propria voce per denunciare l’invasione fascista e darCi supporto nel Nostro progetto alla Società delle Nazioni.

Si dice spesso che “un amico nel bisogno è un vero amico”; per questa ragione, tra le altre, le relazioni Etio-Ceche sono fondate su ferme e comprovate fondamenta. Nel periodo del primo dopo-guerra, quando i nostri strumenti di difesa erano limitati, Noi ci rivolgemmo alla Cecoslovacchia per l’acquisto di armi moderne e la creazione di una fabbrica di munizioni.

Tutti voi siete consci del credito che il Nostro Governo avanza dal Governo Ceco per l’acquisto di equipaggiamento per i nostri ospedali e altri servizi di salute pubblica.

La calda, cordiale e splendida accoglienza accordataci dai leaders e dal popolo di questa nazione amica Ci ha provato ancora una volta l’esistenza di una sincera e genuina amicizia tra le due nazioni. Durante il Nostro soggiorno in Cecoslovacchia, abbiamo potuto visitare grandi stabilimenti industriali, centri agricoli, istituzioni di alto apprendimento e altri famosi luoghi storici; siamo stati molto colpiti dall’eccezionale progresso raggiunto sia in campo industriale sia anche in campo economico in generale dal popolo Ceco, specialmente nel periodo del dopo-guerra.

Così come abbiamo discusso e scambiato opinioni con altri leaders di nazioni che abbiamo visitato, abbiamo avuto anche un fruttuoso scambio di punti di vista con il Presidente Antonin Novotny su argomenti di comune interesse per i nostri due Paesi, così come su questioni generali riguardo la pace mondiale. Le discussioni e gli scambi di vedute sono stati condotti in un’atmosfera cordiale e amichevole e abbiamo potuto raggiungere piena concordia.

Ci siamo accordati per concludere contratti di assistenza tecnica ed economica, così come concordati culturali, con uno sguardo all’ulteriore sviluppo e rafforzamento dei legami economici e culturali tra i due Paesi. Il Governo Ceco ha espresso la sua disponibilità ad aiutarCi nello sforzo di sviluppare la nostra economia nazionale e innalzare lo standard di vita del popolo etiope, permettendoci di acquistare da quel Paese strumenti industriali e agricoli, per via del credito che Ci assisterà largamente nell’attuazione dei Nostri piani economici.

Terminata la visita in Cecoslovacchia, Ci siamo recati per tre giorni nel Regno del Belgio con il quale l’Etiopia ha mantenuto relazioni amichevoli per molto tempo. L’affettuosa accoglienza accordataCi da Sua Maestà Re Baldovino, dagli ufficiali di Governo e dal popolo belga è stata cordiale. Siamo stati lieti di aver l’opportunità di incontrare Re Baldovino in persona e di aver potuto scambiare opinioni su molti aspetti; abbiamo così potuto concludere che il popolo del Belgio ha riposto grandi speranze nel Re e che il Re Baldovino è una persona piacevole e comprensiva. Durante la nostra breve permanenza in Belgio abbiamo visitato stabilimenti industriali moderni e vari altri posti interessanti; nel far ciò, abbiamo potuto costatare in prima persona il progresso raggiunto nel campo economico come in altri campi dal Belgio, sin dalla Nostra prima visita trentacinque anni fa. Noi crediamo che questa recente visita abbia ulteriormente rafforzato le relazioni tra le due nazioni.

Alla fine della Nostra sosta in Belgio, ci siamo trattenuti a Parigi per due giorni. Tutti voi sapete delle lunghe e cordiali relazioni che esistono tra Etiopia e Francia; il cordiale benvenuto resoCi dal popolo e dal Governo francese, sia nella visita recente come in quella ufficiale di quattro anni fa, è stata una manifestazione di sentimenti di amicizia che i francesi intrattengono verso la gente d’Etiopia.

Non abbiamo soltanto rinnovato la Nostra amicizia con il Generale de Gaulle, Presidente della Repubblica di Francia, che avevamo coltivato durante il periodo in cui le nostre due nazioni erano in grave sofferenza, ma anche condotto fruttuose discussioni riguardanti le relazioni economiche, commerciali e culturali esistenti tra Etiopia e Francia. Abbiamo anche raggiunto piena comprensione reciproca nell’ampia discussione di mutuo interesse per i due Paesi, e, in generale, scambiato vedute in merito alla pace internazionale. Il Generale de Gaulle, la cui grandezza è ben nota in Etiopia, ha una considerazione particolare per il Nostro Paese.

Su invito del Presidente del Portogallo, abbiamo visitato poi la Repubblica portoghese dal 26 al 31 di Luglio. Il Portogallo è una delle nazioni amiche con la quale l’Etiopia ha contatti sin dalla fine del quindicesimo secolo.

Lo spontaneo e cordiale benvenuto portoCi durante la visita dal governo e dal popolo portoghese ha lasciato una profonda traccia in Noi. Abbiamo discusso con il Presidente Ammiraglio Americo Thomas e il ben conosciuto Primo Ministro, il Sig. Salazar, riguardo alle relazioni tra i due Paesi e la pace internazionale. Un accordo culturale è stato firmato dai due Governi in modo da sviluppare i legami culturali che furono inizialmente stabiliti nel sedicesimo secolo e per studiare e far conoscere la storia dei due Paesi.

Durante il breve soggiorno nella Repubblica Federale di Germania, abbiamo avuto il piacere e l’opportunità di incontrare il Presidente, il Professor Hess, e di discutere con lui argomenti di comune interesse.

Continuando il viaggio verso nazioni alleate, su invito del Nostro Grande Amico S.E. il Maresciallo Tito abbiamo visitato la Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia dal 15 al 23 agosto.

Come sapete, Noi abbiamo, durante un periodo di cinque anni, visitato la Jugoslavia due volte, e S.E. il Maresciallo Tito ha fatto ugualmente, nello stesso periodo: ciò è prova dei legami stretti e amichevoli tra i due Paesi. La Jugoslavia non ha soltanto garantito all’Etiopia un prestito per la realizzazione del programma iniziato per lo sviluppo economico della nazione, ma ha anche fornito assistenza sotto forma di esperti del settore medico e di altri settori tecnici. Questi aiuti hanno mostrato risultati fruttuosi per una soddisfazione maggiore da entrambi i lati; sebbene i due Paesi abbiano sistemi economici e politici interni diversi, queste diversità non sono state un ostacolo per la reciproca comprensione, cooperazione e collaborazione in spirito di amicizia. Questo, crediamo, sia esemplare.

Durante la permanenza in Jugoslavia, visitando varie regioni e centri industriali, ci ha molto impressionato ed emozionato il benvenuto e l’accoglienza realmente amabili reseCi dal Nostro Grande Amico il Maresciallo Tito, i suoi addetti e il popolo jugoslavo; i lavori di miglioramento e i centri industriali che abbiamo visitato sono simboli del sorprendente progresso che la Jugoslavia ha compiuto in campo socio-economico negli ultimi cinque anni, sin dalla Nostra prima visita. Nel corso di questa recente visita abbiamo discusso con il Maresciallo Tito questioni riguardanti la relazione tra le due nazioni ed esplorato modi e maniere per rafforzare ulteriormente i legami economici e commerciali; abbiamo anche ampiamente discusso affari internazionali generali. Nel corso di questi colloqui abbiamo, come nel passato, raggiunto una piena comprensione e identità di vedute.

È innegabile che, grazie alle visite rese a nazioni amiche in diverse occasioni durante gli ultimi cinque anni, abbiamo tratto grande beneficio e assistenza per il Nostro Paese e abbiamo incrementato il suo prestigio. Analogamente, da queste recenti visite, oltre ad aver rafforzato le relazioni amichevoli con questi Paesi, sono derivati grandi risultati politici ed (ci)è stato possibile assicurarci del credito per permettere l’attuazione dei progetti di sviluppo economico che eleveranno lo standard di vita del Nostro amato popolo.

Tutti voi sapete che la politica estera dell’Etiopia è basata sui principi dello Statuto delle Nazioni Unite tanto quanto sulle Dichiarazioni di Bandung e Accra. Questi principi che abbiamo a lungo curato e per i quali abbiamo combattuto sono, tra gli altri, la sicurezza collettiva, la co-esistenza pacifica e attiva, la non interferenza negli affari interni delle altre nazioni, il rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale degli altri stati e la risoluzione pacifica di tutte le dispute tra nazioni.

Degli altri Paesi che abbiamo visitato durante il nostro recente viaggio, ce ne sono alcuni i cui sistemi economici e politici sono differenti dai Nostri. Crediamo che ciò avvenga per servire i bisogni particolari di ogni nazione e siano questioni di interesse interno, e per questa ragione Noi non crediamo che tali differenze nei sistemi economico e politico debbano risultare un impedimento alla comprensione, collaborazione e cooperazione tra nazioni su argomenti importanti e di comune interesse.

Perciò, l’errata interpretazione che alcuni circuiti hanno dato degli incontri e dei colloqui che abbiamo avuto con i leaders di tali Paesi non sono avvenuti perché essi non fossero pienamente a conoscenza del fatto che la politica estera dell’Etiopia si fonda sui principi summenzionati, ma, piuttosto, sembra che questo errore di interpretazione tendesse a creare un’atmosfera utile ai propri particolari interessi.

In quest’epoca in cui l’uomo attraverso la sua conoscenza della scienza ha creato armi pericolose per auto- distruggersi, la responsabilità delle grandi potenze per mantenere la pace mondiale è ben nota a tutti. Noi crediamo che gli scambi di visite da parte degli Statisti per parlare di questioni sulle quali i loro punti di vista differiscono aiuterà notevolmente a rimuovere le incomprensioni e la sfiducia che prevale tra gli Stati. Uno degli scopi di queste Nostre recenti visite a nazioni amiche era quello di implementare e rafforzare questa fiducia in Noi stessi; dopo la visita all’Unione Sovietica, siamo stati felici di aver udito del venturo scambio di visite tra il Sig. Krushchev, Presidente del Consiglio dei Ministri dell’U.S.S.R., e il Sig. Eisenhower, Presidente degli Stati Uniti d’America. Si crede che l’incontro dei due leaders rimuoverà la pericolosa situazione che ora prevale nel mondo, e creerà un’atmosfera di pace. Noi abbiamo espresso la Nostra speranza e i migliori auguri e quelli del popolo etiope che i colloqui che essi terranno durante i loro incontri siano fruttuosi.

In tutte le nazioni che abbiamo visitato, abbiamo sentito che tutti i popoli sono molto preoccupati riguardo al mantenimento della pace mondiale.

Le genti nel mondo oggi, come nel passato, desiderano lavorare per il miglioramento del loro standard di vita e di vivere in pace; siamo contrari al punto di vista secondo cui la presente instabile situazione è il risultato delle differenze nei sistemi politico, economico e sociale tra nazioni.

Sebbene non sia possibile citare nella storia un’epoca in cui tutti i popoli della terra fossero in totale accordo su tutto, ciononostante questo non gli impediva di lavorare in cooperazione per il vantaggio reciproco.

Il proposito e lo scopo della Nostra visita è ben noto a voi tutti. Eppure, desideriamo che voi condividiate con Noi i principali obiettivi della Nostra visita, che erano: trovare modi e maniere per innalzare lo standard di vita del Nostro popolo e lo sviluppo economico del Paese; discutere con i leaders di nazioni amiche e acquisire aiuti per la realizzazione di programmi che abbiamo iniziato per il progresso del Paese; osservare personalmente i loro progetti di sviluppo, e scegliere tra questi quelli che crediamo possano aiutare a elevare lo standard di vita del popolo, e che non mostrino risultati utili nel breve periodo, ma pongano ferme e inamovibili fondamenta per le generazioni a venire così che tutti lavorino e combattano in uno sforzo unito per il benessere e la prosperità della Nostra nazione.

Desideroso che tutti gli Etiopi seguano fedelmente e diano totale supporto ai programmi di sviluppo iniziati da Noi per l’ulteriore progresso della nazione, vorremmo citare come esempio alcune delle cose che, durante le Nostre prime e poi le recenti visite, abbiamo esaminato da vicino e testimoniato personalmente e che abbiamo scelto come quelle utili al progresso del Nostro popolo. In tutte le nazioni in cui abbiamo viaggiato, abbiamo osservato che le belle arti finora raggiunte sono state precedute da migliaia di anni di sviluppo conseguito dallo sforzo dell’uomo. Per esempio durante il Nostro soggiorno, abbiamo visto cattedrali, edifici pubblici e monumenti costruiti e ornati con oro, diamanti, marmo e pietre preziose. Siamo anche rimasti impressionati dalla collezione di belle arti raggiunta dai grandi maestri del passato.

In connessione con questi risultati, quando abbiamo approfondito le origini del tentativo dell’uomo di utilizzare questa conoscenza e siamo tornati indietro per estendere le direzioni di questa ricerca senza limiti, abbiamo scoperto che la ragione di tutto ciò era il desiderio dell’uomo di essere diligente e di ampliare l’orizzonte della sua conoscenza.

Sebbene gli inizi della civilizzazione di ogni nazione varino nel tempo, i fattori fondamentali che diedero impeto a ognuno di essi di svegliarsi e avviarsi sul cammino del progresso per raggiungere il loro presente livello di sviluppo sono quelle qualità racchiuse nella natura umana, ossia desiderio e forza d’animo.

L’alto standard di progresso odierno è stato raggiunto attraverso l’accumulo di conoscenza da tempo immemorabile; vorremmo che il Nostro popolo realizzasse che ciò non è stato raggiunto in un passo né per coincidenza, e nemmeno questo stadio è stato raggiunto in una generazione, ma è il risultato di duro lavoro, forza d’animo e sacrificio di generazioni successive. Siamo stati spinti a far riferimento brevemente alla storia della civilizzazione perché è Nostro costante sforzo far sì che tutti gli Etiopi, nel loro tentativo di soddisfare i bisogni materiali, di rinvigorire le proprie energie, sradicare la pigrizia e generare un incessante desiderio di altre cose, migliori, elevino il loro standard di vita a quello di popoli che abitano in altre parti del mondo e possano risparmiarsi per gli altri.

E’ un fatto che la conoscenza e il benessere che abbiamo ereditato dai Nostri antenati, depredati e dispersi, potrebbero essere dissotterrati e riscoperti. Ma ciò che possediamo oggi è stato iniziato e stabilito nel corso della nostra esistenza.

E’ attraverso la comprensione delle difficoltà del passato che Noi possiamo tramandare indicazioni fondamentali che saranno l’orgoglio delle future generazioni; dunque incoraggiamo il Nostro popolo a combattere e a fare sacrifici per quelle cose che permetteranno loro di migliorare le condizioni di vita e a lasciare un’eredità più ricca.

Vorremmo ricordare al Nostro popolo le parole di San Paolo: “La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno […]”.

Il popolo etiope è consapevole del proprio destino e può lottare per realizzare i propri ideali; nei nostri studi dei vari sistemi sociali durante il lungo viaggio, abbiamo scoperto che la ragione del loro riuscito progresso risiede nel fatto che essi hanno accumulato abbastanza capitale che, di volta in volta, ha loro permesso di migliorare l’agricoltura, finanziare progetti minerari per sostenere l’industria, sfruttare i loro fiumi e in generale le loro risorse naturali.

E’ solo attraverso i loro risultati e non a causa delle differenze nelle innate capacità o nella superiorità numerica, che alcuni Paesi hanno raggiunto un alto grado di progresso mentre quelli che non hanno pienamente sviluppato le loro capacità innate e così sono rimasti indietro nel controllare le proprie risorse naturali sono stati etichettati come “sottosviluppati”. Questi ultimi sono diventati la discarica dei costosi beni industriali dei primi.

L’unico modo di salvaguardare la politica dell’Etiopia e la sua indipendenza economica è quella di progredire e mantenersi in piedi da sola, adoperandosi con maggior impegno; quando paragoniamo la nostra nazione alle altre, possiamo dire che le foreste, i fiumi, le montagne e le pianure costituiscono ricchezza. Dovremmo tutti essere orgogliosi di queste felici benedizioni che Dio Onnipotente ha donato al nostro Paese.

Preparatevi per un duro lavoro e tirate fuori tutte le vostre risorse per competere con altri nelle attività economiche e commerciali della vostra terra madre. Facciamo in modo di essere tutti consapevoli delle proprie responsabilità e di assolvere i propri doveri, diventando così forgiatori del proprio destino. E’ meglio lavorare la terra che litigare su questioni triviali; è meglio sfruttare effettivamente un piccolo appezzamento di terra che proclamare di essere un possidente di vasta terra inutilizzata.

Le nostre cascate sono fonte d’immenso potere e di energia quando propriamente utilizzate; usate queste acque per irrigare la vostra terra e potrete avere due raccolti annuali. Le montagne e le colline spoglie sono utili come le pianure più in basso; piantatevi abeti, alberi di teak, eucalipti e altri alberi, e in breve tempo aumenterete le risorse forestali nel Paese. Abbiate cura del vostro bestiame: così come non si può raccogliere senza aver coltivato la terra, allo stesso modo non ci si possono attendere buoni risultati dal proprio bestiame a meno che non ci si sia presi cura di esso attentamente.

Avete una terra ricca che fornisce una varietà di prodotti; non accontentatevi di soddisfare i vostri bisogni essenziali, ma piuttosto coltivate la vostra terra anche con piante oleaginose, i cui semi potete esportare con vostro maggior profitto. Usate il legno delle foreste per fare mobili e attrezzi e venderli. La vostra abilità professionale sarà un monumento al vostro nome.

Si dovrebbe realizzare che la parsimonia è la base per accumulare benessere e crescita economica per una nazione; si minimizza raramente il valore del denaro guadagnato col sudore della fronte, per quanto poco possa essere, ma per lo stravagante anche una quantità enorme di denaro è senza valore. Sappiate come usare saggiamente e con efficacia il vostro denaro. Un’abitudine una volta presa diventa una seconda natura incurabile: per questo utilizzate la vostra ricchezza per cose per cui valga la pena ed evitate di impiegarla per propositi dannosi e per il piacere momentaneo.

Quali sono le cose che possedete? Quali erano i vostri obiettivi nel procurarvele? Imparate come spendere saggiamente e l’ eventuale crescita del vostro benessere sarà la vostra guida.

Utilizzate i vostri risparmi lì dove avete un maggior ritorno; l’accumulo di denaro non produce dividendi! Se desiderate che i vostri risparmi vi rendano alti dividendi, uniteli con quelli dei vostri concittadini. E’ con il duro lavoro, la conoscenza pratica e la pazienza che voi sarete capaci di accrescere il vostro capitale: le caratteristiche fondamentali ed essenziali di una società in salute sono confidenza e fiducia reciproca. A meno che un uomo intraprenda il miglioramento della sua società in cooperazione con altri, il suo impegno per arricchirsi diventa mero desiderio. Non siate vittime di una soddisfazione temporanea e insignificante; aspirate a scopi valorosi che diventeranno gli ideali delle generazioni successive. La prosperità di ogni individuo costituisce la ricchezza della Nostra nazione che eventualmente ci permetterà di espandere le scuole e gli ospedali che abbiamo fondato per il benessere del popolo. L’espansione dei servizi di salute pubblica farà decrescere la mortalità e incrementerà la popolazione.

Come una fattoria non curata non può essere libera da erbacce, così è lo sviluppo di una società: non si può negare che ci siano alcune persone che hanno, scrupolosamente o senza scrupoli, tentato di accumulare – o hanno accumulato – ricchezza; se i beni di una persona non possono essere per il benessere generale, cosa ci guadagnerà lui per sé e la sua discendenza se non rancore e odio? I frutti del sudore e del lavoro mentale sono sempre gratificanti, non solo per se stessi ma anche per le generazioni future. Siate risoluti nel vostro lavoro e tentate di completarlo qualsiasi cosa intraprendiate; se vi trovate di fronte al fallimento, provate di nuovo e persistete nella vostra determinazione per ottenere lo scopo. Sviluppate una sana attività di vita e non limitate i vostri sforzi al soddisfacimento di desideri egoistici.

In particolare, i Nostri giovani devono essere decisi e trarre vantaggio dai benefici della moderna civilizzazione; non cadete preda della pigrizia perché sarà una maledizione per voi e le generazioni successive. Dovete ergervi come esempi di determinazione e duro lavoro. Pianificate il vostro tempo e usate i vostri poteri sia mentali che fisici significativamente e con produttività.

Dobbiamo ricordare che i risultati dell’uomo nel campo della comunicazione senza fili, dell’aviazione, delle scienze mediche e molti altri sono stati raggiunti attraverso le epoche con pazienza e duro lavoro, diligenza, perseveranza e tenacia. E’ alla luce di questi che invitiamo i Nostri giovani a lottare costantemente e incessantemente per realizzare i propri scopi.

Il fatto che medici, ingegneri, piloti, i cadetti nelle varie accademie militari, infermiere, insegnanti e molti altri professionisti siano stati istruiti con successo nelle diverse scuole che abbiamo fondato, servirà come illustrazione di ciò che abbiamo affermato prima. Convinti che il capitale e il lavoro siano ingredienti necessari per la ricchezza e la prosperità e che questi due fattori siano assolutamente essenziali per lo sviluppo economico del Nostro Paese, e credendo che il Nostro popolo si applicherà con l’obiettivo del suo progresso economico, abbiamo acquisito prestiti da nazioni amiche.

D’ora in avanti il prossimo passo per ogni etiope, ovunque egli si possa trovare e qualsiasi siano i suoi impegni, è di seguire le Nostre direttive e votarsi assiduamente all’esecuzione del piano per il miglioramento del Paese. Se dovessimo fallire nell’usare con profitto il credito acquisito per sviluppare il nostro sistema di comunicazioni, strutture portuali e la creazione di industrie, avremmo caricato di una grave responsabilità non soltanto noi stessi ma anche le future generazioni.

Etiopi, abbiate coraggio e preparatevi. A meno che voi non miglioriate il vostro destino con il sudore della fronte nessuno si caricherà delle vostre responsabilità. Per far sì che voi portiate a compimento il vostro compito con dedizione incrollabile, Noi faremo, per quanto Ci riguarda, tutto il possibile per assistervi nella vostra avanzata.

Come nel passato, vi metteremo a disposizione, attraverso degli esperti, direttive che vi serviranno da guida nel lavoro.

Abbiamo istruito i comuni a preparare e mettervi a disposizione, a costi contenuti, vari tipi di piantine; organizzeremo squadre di esperti che vi daranno consigli nei campi dell’agricoltura e della salute pubblica. Formeremo gruppi di esperti che vi consiglieranno e che vi daranno suggerimenti sia nell’agricoltura che nel commercio cooperativi.

Con il proposito di coltivare piante oleaginose e con il fine di fornirvi migliori possibilità di commercializzazione, vi metteremo a disposizione degli esperti; organizzeremo per voi un team di specialisti per studiare i vostri bisogni e i modi e le maniere per migliorare la qualità delle colture e dei sistemi di commercio, in relazione con le attuali condizioni economiche e commerciali.

Come Noi siamo molto affezionati al Nostro popolo così essi provano sentimenti di affezione verso di Noi; come un padre dovrebbe lasciare in eredità ai suoi figli non solo ricchezze, ma anche provvedere che essi siano educati adeguatamente, così da poter condurre una vita più ricca e piena, così dovrebbe essere dovere di quelli per i quali molto è stato fatto mostrare gratitudine. Perciò, uniamo i Nostri sforzi per mostrare nei fatti ciò che professiamo a parole.

In conclusione, dal momento in cui le idee che abbiamo concepito e i progetti pianificati per lo sviluppo del Paese possono meglio materializzarsi grazie all’incessante sforzo della Nostra gente e l’applicazione della capacità di ognuno in cooperazione armoniosa, chiediamo al Nostro popolo di essere determinato in questa impresa nobile ed impegnativa.

Possa Dio Onnipotente sostenerCi nel realizzare questi alti ideali.

* Fino al 1961 l’U.A.R. comprendeva le Repubbliche di Siria e di Egitto.

 

Estratto da “Speeches delivered by H.I.M. Haile Selassie Ist Emperor of Ethiopia on various occasions” – pagg. 143 – 160