Discorso di S.M.I Haile Selassie I in onore degli ufficiali caduti


Sin dall’inizio del mondo, Dio ha sempre garantito ad un popolo, per quanto diviso in province, distretti, villaggi e famiglie, il privilegio di vivere insieme come una nazione, in libertà. Eppure, a causa dell’umana gelosia, dello spirito tirannico dell’uomo e a causa dell’avidità che incita a defraudare una parte, o tutta la sua terra natale, è divenuto un dovere essenziale dell’uomo quello di tenere pronti i mezzi per difendere la propria libertà.

L’Etiopia, gelosa della sua libertà, ha sempre dovuto combattere sia per la salvezza della sua integrità nazionale che per preservare la sua libertà religiosa. L’eroismo, maturato col sangue del nostro popolo e trasmesso di generazione in generazione, è stato fino ad ora un baluardo per la nostra libertà, così che l’Etiopia non dovesse mai sopportare il giogo della schiavitù; e di ciò sono testimoni la storia e il mondo intero. Noi abbiamo visto dagli eventi storici come Dio, nella Sua profonda Giustizia, non fallisce mai nell’emettere il giusto giudizio, e per questo il nostro rendimento di grazie e le nostre preghiere a Lui sono smisurati.

Ma, essendo stato il giusto giudizio di Dio infallibile nel punire l’arroganza, dal momento che la libertà è una questione dalla quale dipende la stessa esistenza nazionale, diventa un obbligo sacro di primaria importanza per la gente di una famiglia, unita nella sua vita comune, in unità di mente e spirito, preservare il suo modo di vivere, libero e piacevole, dai pericoli esterni, per poter essere così capace di avanzare sulla strada del progresso.

Le glorie e i vantaggi della libertà non possono essere acquistati con tutti i beni materiali del mondo; il prezzo della libertà è il sacrificio delle vite di innumerevoli eroi e nella profonda realizzazione di ciò diventa dovere degli uomini liberi, ovunque (essi si trovino, ndt), essere sempre preparati alla difesa della propria libertà. Comunque, poiché in Etiopia rinunciare alla propria vita per la salvezza dell’indipendenza nazionale è sempre stato visto come un dovere della più alta priorità e gli è stato conferito massimo onore e importanza, il nostro Paese, grazie al valore dei suoi eroi, è sempre stato padrone del proprio destino, dai tempi più remoti. E’ per questo che, anche nell’età oscura attraverso cui sono passate le altre nazioni africane, il nome dell’Etiopia è stato noto al mondo, perché i suoi eroici avi, che hanno preso Dio come loro scudo e loro Difesa, sono sempre stati capaci di respingere, sconfiggendolo con disonore, il nemico che si gettava su di lei, di volta in volta.

Quando, per volontà di Dio, Noi siamo diventati Imperatore d’Etiopia, abbiamo realizzato la necessità di minimizzare le perdite tra il Nostro popolo attraverso lo sviluppo di tecniche per mezzo delle quali il nemico sarebbe potuto esser respinto con gli sforzi di un ristretto numero di esperti di strategia militare e abbiamo compreso l’assoluta necessità di entrare in una corsa per tale conoscenza, sulla stessa linea di ciò che è prassi nel mondo e nelle nazioni civilizzate. Perciò sin dal principio abbiamo stabilito come Nostro primario obiettivo il raggiungimento, per la nostra nazione, di un livello pari a quello delle altre nazioni del mondo, attraverso la preservazione della sua libertà e lo sviluppo dell’educazione e della cultura del Nostro popolo. Il Collegio Militare, una delle molte istituzioni che abbiamo stabilito durante il Nostro tempo per la realizzazione dell’obiettivo primario per la Nostra Nazione, la cui amata memoria siamo qui oggi riuniti per onorare e celebrare, fu da Noi creato nel Gennaio del 1933, così che i Nostri giovani potessero ricevere un’educazione scientifica e militare moderna, e in tal modo essere pronti a difendere la libertà della propria Nazione e servire il proprio Imperatore. Noi abbiamo atteso con intensa speranza i primi frutti del suo lavoro.

Duke_of_Harar_0010[1]

SUPPORTO ILLIMITATO

In quella fase iniziale, Noi con confidenza anticipammo che questa istituzione sarebbe cresciuta senza interruzione da uno status di scuola per l’educazione militare elementare di giovani cadetti, fino a raggiungere lo status di istituzione di primo rango. Nei nostri instancabili sforzi, tesi al compimento della Nostra promessa di difendere la libertà dell’Etiopia e di lavorare per il miglioramento della vita del Nostro popolo, abbiamo dato il nostro illimitato sostegno e incoraggiamento agli ufficiali, ai quali avevamo affidato la responsabilità di guidare la scuola al raggiungimento dei suoi obiettivi prefissati, così che essi potessero non incontrare difficoltà nell’attuazione del loro compito. Vorremmo menzionare qui l’importante assistenza degli ufficiali svedesi che Noi abbiamo qui condotto affinché facessero, allora, da istruttori.

Ci inorgoglisce ricordare che, sebbene la guerra abbia impedito alla scuola di raggiungere i suoi obiettivi, i Nostro sforzi durante i pochi anni della sua esistenza hanno portato frutto. Durante l’invasione, gli ufficiali cadetti che avevano studiato qui, anche se ancora nel fiore della loro giovinezza, fedeli alla loro promessa – “Per Amore del Nostro Paese e per l’Onore del Nostro Imperatore” – ebbero il coraggio di inoltrarsi in quel territorio al confine tra la vita e la morte, alcuni per morire in battaglia, altri per subire la durezza dell’esilio. Alcuni dei giovani cadetti della “Accademia Militare Guenet”, che sono stati chiamati come Noi, e che si erano distinti per la loro abilità e il loro coraggio, ci stanno aiutando oggi nell’esecuzione del piano che avevamo immaginato per la nostra Difesa.

E’ dunque con profondo orgoglio che Noi abbiamo eretto questo monumento, qui di fronte a Noi, sia per la sacra memoria di quegli eroici ufficiali che, dopo aver studiato per primi in quella scuola e dopo essere entrati in servizio nel 1935, unendo in se stessi il naturale eroismo ereditato dai loro padri con le moderne tecniche di guerra, fedeli alla loro promessa da soldati per difendere la libertà del loro Paese, caddero sul campo di battaglia combattendo valorosamente fino all’ultimo respiro, senza mai inginocchiarsi vergognosamente dinanzi al nemico, che per la memoria di quegli ufficiali che morirono in servizio e di coloro che sono ancora vivi oggi, e siamo lieti di conferire loro oggi queste medaglie al valore militare, in accordo al grado raggiunto da ognuno.

Questo momento duraturo non solo perpetuerà la memoria di quegli eroi che hanno servito con orgoglio, ma aiuterà anche a trasformare la pena dei loro genitori e della loro nazione in gioia, e ispirerà i posteri ad emulare l’eroismo di quei patrioti i cui risultati sono testimoniati da questo monumento.

UNA TRADIZIONE

Vorremo dire, in conclusione, che una scuola militare, a meno che non stabilisca una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, non ha un uso concreto. Voi, giovani, che avete il privilegio di studiare in questo Collegio Militare, non dovreste mai arrendervi di fronte allo spirito del disfattismo, ma seguendo l’esempio di vostri predecessori e (rimanendo, ndt) sempre consapevoli delle grandi responsabilità che vi attendono nella vostra futura carriera, dovreste impegnarvi con zelo ad acquisire quelle qualità che sono il marchio di un buon ufficiale.

Oggigiorno, l’uomo è impegnato nello sviluppo dell’energia atomica; questo potere può essere utilizzato per propositi pacifici o distruttivi. Molti uomini istruiti, in varie occasioni, hanno cercato di abolire la guerra e stabilire una pace perenne. Sono stati firmati trattati e sono state formate organizzazioni per raggiungere tale scopo, ma a causa della mancanza di garanzie, questi sforzi hanno uniformemente fallito, e le nazioni, per raggiungere i loro fini, hanno persino restaurato la produzione e l’uso di gas venefici.

Ora le nazioni stanno producendo armi che non solo costituiscono un pericolo terribile per coloro contro i quali potrebbero venire usate, ma che possono significare, invero, la fine dell’umanità, e ancora una volta non ci sono garanzie. Se queste orribili armi venissero usate, di chi sarebbe la responsabilità? In queste circostanze, se l’uomo non chiedesse la protezione di Dio e non si preparasse per la sua stessa protezione, il caos e la rovina che potrebbero abbattersi sulla razza umana sarebbero al di là dell’immaginazione.

Questi argomenti non verranno omessi, nel corso dell’istruzione di questa scuola, e Noi desideriamo che voi fissiate tali pensieri nella vostra mente. Nella sfera etica, il vostro primo obbligo consiste nell’inesorabile responsabilità che avete nei confronti del vostro Paese, con fede in Dio. Per poter acquisire le qualità e gli strumenti di un buon ufficiale, dovete lavorare duramente, impegnarvi assiduamente per acquisire una più alta conoscenza, preparare le vostre menti, giorno dopo giorno, ad offrire voi stessi in sacrificio per la vostra terra natale, ed essere leali alla promessa da voi fatta.

Perciò, ricordando le parole che Noi vi abbiamo rivolto oggi, lavorate instancabilmente per compiere il vostro sacro dovere di servire il Paese. Siamo lieti di esprimere i Nostri ringraziamenti agli ufficiali e agli istruttori e allo staff di questa istituzione, per l’efficienza e la diligenza dimostrata nello sviluppo di questo Collegio fino allo status attuale, in accordo alle Nostre istruzioni.

Vorremmo anche ricordare qui ed esprimere la Nostra gratitudine e i Nostri ringraziamenti agli ufficiali britannici che, immediatamente dopo la liberazione del Nostro Paese, ci hanno grandemente assistito nell’addestramento del Nostro esercito, in questo luogo.

Vorremmo inoltre in quest’occasione dichiarare che a breve verrà innalzato un apposito monumento in memoria di quei soldati che sono caduti, ai quattro angoli della Nostra Nazione, in difesa della Sua libertà.