Intervista con il Direttore di “Voice of Ethiopia”
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L’Imperatore Haile Selassie I ha sempre dedicato del tempo per la Stampa sia straniera che locale. Riconosce, allo stesso modo, le pubblicazioni della parola stampata come strumento davvero essenziale nell’incoraggiare un’opinione pubblica informata nazionale e mondiale. All’inizio degli anni ’20 ha importato in Etiopia la prima macchina da stampa che è ad oggi così cresciuta da diventare il più grande e moderno complesso stampa nella nazione.
Domanda:
Rendendo testimonianza del grande beneficio che il popolo Etiope ha potuto ricavare dalla Costituzione che Vostra Maestà si è compiaciuto di concedergli 27 anni fa, ed osservando il grande cambiamento e miglioramento del modo di vivere delle persone sin da allora, Vostra Maestà è stata ancora una volta lieta di concedere la nuova Costituzione Riveduta nel Venticinquesimo Anniversario dell’Incoronazione per soddisfare lo stato politicamente ed intellettualmente avanzato della generazione presente.
Questa Costituzione riveduta ha permesso a tutto il popolo Etiope di avere il diritto di eleggere e di essere eletto al Parlamento. Di conseguenza, troviamo oggi i rappresentanti del popolo che svolgono le loro funzioni in Parlamento dopo essere stati eletti con voto segreto nello spirito della Costituzione. Potrebbe Vostra Maestà rendere note le sue opinioni sui significativi cambiamenti che sono avvenuti nel paese entro questi 27 anni?
Risposta:
Profondamente cosciente della grande responsabilità conferitaCi da Dio nel guidare il destino del Nostro popolo, e realizzando che, al fine di costruire il suo benessere futuro su un terreno più solido e per dare un nuovo volto al suo stile di vita, nessuna migliore alternativa poteva essere trovata per consentirgli di partecipare alle varie attività dello Stato, siamo stati lieti di aver proclamato una Costituzione 27 anni fa. È ben noto che la Costituzione ha aperto un nuovo capitolo nella lunga storia del popolo Etiope ed ha agito come un ponte di passaggio ad un’era di prosperità e di migliori condizioni di vita.
Anche se quello che avevamo programmato per il Nostro popolo in questo nuovo capitolo della loro storia è stato interrotto da un’invasione crudele e dalla guerra, la nostra forte determinazione ci ha permesso di superare gli ostacoli presentati dalla guerra e di condurre con pazienza il Nostro popolo a quel livello relativamente elevato in cui si trovano oggi.
Nel Venticinquesimo Anniversario della nostra Incoronazione abbiamo promulgato la nuova Costituzione Riveduta che garantisce al Nostro popolo il diritto di eleggere ed essere eletti al Parlamento, consentendo loro di condividere sempre più con noi il difficile compito del governo. Abbiamo sentito questo necessario in vista della diffusione dell’istruzione e del progresso soddisfacente fatto dal Nostro popolo durante gli ultimi 27 anni che è stato in gran parte il risultato dei Nostri sforzi personali in qualità di Ministro dell’Educazione. La nostra aspettativa futura, quindi, è che il Nostro popolo sia abbastanza saggio da effettuare un pieno e giudizioso uso dei diritti che Noi gli abbiamo garantito e che Ci dia sostegno incondizionato ed assistenza in tutto quello che facciamo per rendere l’Etiopia grandiosa.
Domanda:
Gli economisti di vari paesi stanno recentemente esprimendo il parere che l’Etiopia ha la capacità potenziale di fornire cereali alimentari a 100 milioni di persone nel Medio Oriente, prevedendo in tal modo che l’Etiopia diventerà un giorno il granaio virtuale di questa regione. Vorrebbe cortesemente Vostra Maestà esprimere la Sua opinione a riguardo?
Potenzialmente ricca
Risposta:
Indubbiamente l’Etiopia è un grande paese le cui potenzialità future sono in ogni modo soddisfacenti. La sua ricchezza di risorse è un fatto a Noi ben noto lasciando da parte il parere di esperti in materia. È per sfruttare questa grande ricchezza nella massima pienezza che abbiamo introdotto moderne tecniche agricole in Etiopia sperando in tal modo di rendere il nostro Paese in grado di fornire cereali alimentari non solo per la propria popolazione in aumento, ma anche per il mondo esterno. Le varie scuole agricole e collegi che si trovano nelle province sono stati stabiliti con lo scopo di dare una formazione utile al Nostro popolo nei moderni metodi di coltivazione.
Quando l’alta aspettativa che abbiamo di tali istituzioni si realizzerà, allora, non avremo il minimo dubbio che l’Etiopia sarà in grado di produrre abbastanza per rifornire molti paesi con cereali alimentari. Questa è stata la Nostra forte convinzione da sempre.
Domanda:
Il futuro delle persone Somale che vivono nei territori confinanti con l’Etiopia sotto il dominio di tre poteri è stato oggetto di speculazione in alcuni giornali stranieri ultimamente.
Mentre alcuni sembrano aver capito i problemi che devono essere affrontati in futuro, spesso fanno apparire come se l’unica soluzione fosse quella della divisione permanente di questi territori, che è senza dubbio dannosa per tutti gli interessati in questa regione. Qual è la visione di Vostra Maestà su questa questione così importante?
Egoismi Stranieri
Risposta:
Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale diversi tentativi sono stati fatti da soggetti politicamente interessati di creare situazioni che avrebbero incrementato le nostre preoccupazioni per quanto riguarda i Somali che vivono nei territori confinanti con l’Etiopia. Ciò che vediamo di volta in volta comparire in qualche giornale straniero è motivato dalla stessa politica di preservare l’interesse personale creando dissenso e disarmonia in questo settore, che non si può dire di essere nell’interesse dei popoli della regione.
Il nostro atteggiamento verso i Somali che appartengono alla stessa razza degli Etiopi e che condividono con loro una storia comune, è sempre stato cristallino, ossia quello di sostenere tutto ciò che è favorevole al loro benessere e progresso. E ‘stato in linea con questa politica, che abbiamo recentemente invitato i leader delle Nazioni Unite per la Somalia ed abbiamo condotto colloqui con loro qui. Il Nostro forte appello ai Nostri fratelli Somali è quello di essere consapevoli di quelli che, nella promozione del loro interesse personale, cercano di far cadere questa zona nel caos, disturbando così la pace che ha regnato in questa parte del mondo per lungo tempo. Molti danni potranno essere evitati comprendendo in tempo reale le intenzioni di questi opportunisti.
Domanda:
Anche se alcune nazioni Africane hanno recentemente acquisito la loro indipendenza ci sono ancora molti che non hanno avuto questa fortuna. Vorrebbe Vostra Maestà essere così gentile da spiegare se c’è qualcosa che l’Etiopia sta facendo come paese Africano per migliorare la sorte di questi popoli Africani sfortunati?
Convinta sostenitrice
Risposta:
RendendoCi conto che l’aspra lotta che questi paesi Africani stanno portando avanti per la loro libertà ed indipendenza è giusta e legittima, siamo sempre stati loro forti sostenitori in tutte le conferenze internazionali. E ‘nostra ferma determinazione quella di seguire costantemente questa politica in tutte le circostanze.
La decisione dell’Etiopia di partecipare alle deliberazioni della conferenza degli Stati Africani Indipendenti, che si terrà ad Accra questo mese scaturisce dal suo desiderio di uno scambio di opinioni con gli altri Stati Africani fratelli e di formulazione di modi e mezzi di cooperazione reciproca su questioni che interessano in maniera vitale il nostro continente. Crediamo fermamente che ogni nazione ha un diritto innato di plasmare il proprio destino e di cercare la sua strada verso l’alto stato di avanzamento che le nazioni libere del mondo hanno raggiunto.
Domanda:
Durante il Medioevo il mondo si è reso testimone di aspre guerre sorte tra popoli a causa di differenze religiose. Lo spargimento di sangue e molti altri mali creati da queste guerre poterono essere fermati solo dopo che gli uomini giunsero al convincimento che la pace e l’armonia si potevano trovare solo attraverso la tolleranza e lo spirito di adattamento.
Ci sono molti ambienti che propugnano soluzioni simili ai nostri problemi mondiali attuali. Vostra Maestà crede che lo spirito di coesistenza o di adattamento, senza che un paese cerchi di imporre il proprio sistema e stile di vita all’altro, possa essere una soluzione ideale per i Nostri problemi attuali e per garantire la pace?
Co-esistenza possibile
Risposta:
Nazioni che si diversificano per ideologie possono vivere fianco a fianco in pace a meno che non si scontrino su questioni che coinvolgono l’interesse personale.
Viviamo in un’epoca di ideologie e la pace nel mondo è troppo preziosa per essere disturbata semplicemente a causa dello scontro di queste ideologie. Si tratta di una questione del tutto diversa, però, quando un paese tenta di interferire negli affari interni di un altro. Noi crediamo che se tutte le nazioni ponessero la Carta delle Nazioni Unite alla base delle loro relazioni internazionali, tutti potrebbero vivere in pace e armonia, nonostante le differenze di ideologie.
Domanda:
Molti hanno espresso il parere che portare avanti una costruzione pacifica ed allo stesso tempo continuare ad allestire preparativi militari è qualcosa che comporta un grande onere per l’economia nazionale. Effettivamente, è sincero desiderio di tutte le nazioni mantenere le spese militari al minimo, destinando, contemporaneamente, la maggior parte dei propri bilanci nazionali ad attività di pace. Ma per realizzare questo desiderio è necessario elaborare un meccanismo che possa garantire la sicurezza e l’incolumità pur perseguendo la propria pacifica vocazione. Ci sono alcuni che sostengono che le Nazioni Unite sono in grado di fornire le garanzie necessarie contro le aggressioni. Vostra Maestà crede che questa organizzazione, nella sua composizione attuale, possa essere abbastanza forte per eseguire il grande compito di garantire la salvaguardia e
sicurezza degli stati pacifici?
La responsabilità’ richiede potere
Risposta:
Se l’Organizzazione delle Nazioni Unite deve garantire la pace e la sicurezza nel mondo, questa dovrebbe prima di tutto godere di un’autorità proporzionale alla sua responsabilità mondiale. Come abbiamo più volte sottolineato in diverse occasioni in passato, l’Organizzazione delle Nazioni Unite deve essere fornita di una grande forza propria in modo tale da consentirgli di rispettare le proprie decisioni e quindi diventare una salvaguardia efficace contro le aggressioni
Anche se è sicuramente un grande fardello per l’economia nazionale delle nazioni sostenere sia gli sviluppi militari che quelli pacifici fianco a fianco, nessuna nazione può permettersi di trascurare le sue esigenze di difesa di base, al fine di garantire la propria sicurezza.
D’altra parte, la corsa agli armamenti, oltre a privare le nazioni della ricchezza che avrebbe potuto essere utilizzata per scopi pacifici, ha creato grande paura ed ansia tra i popoli del mondo. Sarebbe davvero nell’interesse della pace nel mondo se le nazioni del mondo raggiungessero un accordo per fermare la corsa agli armamenti. Quando un accordo generale sarà finalmente raggiunto sulla questione del disarmo tutte i preparativi di natura militare assumeranno gradualmente meno importanza di quanto non facciano oggi.
Domanda:
Ci sono persone in tutto il mondo che sostengono che la civiltà ha fatto più male che bene all’umanità. Queste persone sostengono che anche se il cosiddetto progresso moderno ha portato con sé del benessere materiale, ha comunque fatto dei danni incalcolabili e notevolmente indebolito i valori spirituali tenuti così estremamente in considerazione in passato. Quelli che chiamano valori spirituali sono quelli che sono di solito associati con la religione. In altre parole i grandi progressi compiuti nel campo della scienza hanno contribuito all’indebolimento dell’influenza della religione e privato l’uomo di quella calma interiore di cui egli ha così bisogno per il suo benessere spirituale. Cosa pensa Vostra Maestà a riguardo?
Il progresso deve essere morale
Risposta:
Non si può negare che in passato la vita dell’uomo è stata una vita di fatica e stenti. E’ corretto dire, dunque, che la civiltà moderna ed il progresso della scienza hanno notevolmente migliorato la vita dell’uomo ed hanno portato benessere ed agi nella loro scia.
Ma la civiltà può servire l’uomo sia per il bene che per scopi malvagi. L’esperienza dimostra che essa ha sempre portato grandi dividendi per coloro che la utilizzano per buoni propositi mentre ha sempre portato danni incalcolabili e dannazione a coloro che la usano per scopi malvagi.
Rendere la nostra volontà sottomessa alle buone influenze ed evitare il male, quindi, è dimostrazione della più grande saggezza. Per seguire questo scopo bisogna essere guidati dalla religione. Il progresso senza religione è come una vita circondata da pericoli sconosciuti e può essere paragonato a un corpo senza anima.
Tutte le invenzioni umane, dallo strumento più primitivo all’atomo moderno, possono aiutare l’uomo notevolmente nei suoi sforzi di pace. Ma se questi sono destinati a finalità malvagie hanno la capacità di spazzare via la razza umana dalla superficie della terra.
E ‘solo quando la mente umana è guidata dalla religione e dalla morale che l’uomo può acquisire la visione necessaria per destinare tutte le sue ingegnose invenzioni e contributi a fini veramente utili e benefici. Si può dire che il progresso della scienza è dannoso per la religione solo nella misura in cui è utilizzato per scopi malvagi e non perché rivendica una priorità sulla religione nella sua rivelazione per l’uomo.
E’ importante che il progresso spirituale tenga il passo con l’avanzamento materiale. Quando questo viene a realizzarsi il cammino dell’uomo verso valori più elevati e duraturi mostrerà un progresso più marcato, mentre il male in esso passerà in secondo piano.
Sapendo che il progresso materiale e quello spirituale sono essenziali per l’uomo, dobbiamo incessantemente lavorare per l’eguale conseguimento di entrambi. Solo allora saremo in grado di acquisire quella calma interiore assoluta tanto necessaria per il nostro benessere.
Solo quando un popolo raggiunge l’equilibrio tra progresso scientifico e progresso spirituale e morale si potrà dire che questo possiede una personalità interamente perfetta e completa e non irregolare. Il tipo di progresso che abbiamo abbozzato per l’Etiopia si basa su questi principi fondamentali.
“Selected Speeches of H.I.M. Haile Selassie I”, pagg.656-664