Settembre passaggio stagionale
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Le giornate sono ancora calde e spesso umide ma con un caldo meno intenso e una luce forse meno forte, il tramonto arriva prima e la sensazione nell’aria è decisamente quella di cambiamento.
Dopo il picco energetico dell’estate che troviamo con l’abbondanza e la forza di luglio agosto, ora incominciamo a spostarci verso la mezza stagione autunnale e settembre infatti è il perfetto preludio che ci accompagnerà verso questo momento dell’anno che come ogni stagione porta con sé grandi qualità e caratteristiche che se conosciamo ci consentono di vivere con maggior consapevolezza le nostre giornate.
Agosto è il mese di picco dell’energia estiva, calda, piena, solare e abbondante, quando i prodotti sono grandi, pieni d’acqua e fortemente rinfrescanti; entrando in settembre invece troviamo un mese che gentilmente ci trasporta verso quello che sarà ottobre e quindi l’autunno, preparandoci al cambio energetico e alimentare che affronteremo verso la stagione fredda.
Settembre infatti è la tarda estate, l’energia incomincia ad invertire il suo corso passando da un picco di Yang ad una discesa verso l’inverno dove regna lo Yin, ovvero l’energia interna.
La tarda estate è collegata all’elemento terra, segno di nutrimento e abbondanza da conservare, ecco perché in questo periodo è una attività consigliabile se possibile dedicarsi alle conserve dei vari prodotti come pomodori, cetrioli, frutta sciroppata tipo pesche, marmellate varie oppure anche frutta e verdura essiccata come fichi secchi etc.. questa pratica sembra ripetitiva e forse scontata ma ha anche essa un significato e un ascendente sule nostre vite.
Infatti settembre è il periodo in cui l’abbondanza estiva ci invita a conservare la sua ‘eredità’ per il resto dell’anno proprio come a livello spirituale- psicologico ora potremo utilizzare il prodotto della nostra abbondanza estiva di espansione e (…si spera) gioia e serenità e farne tesoro per l’arrivo dell’inverno. Le nostre esperienze estive, le nostre riflessioni di apertura e connessione positiva , infatti, dovranno essere conservate e tirati fuori al momento giusto durante l’inverno. Con lo stesso piacere di assaporare una pesca o un fico estivo tirato fuori da un barattolo, potremmo rievocare in noi il piacere e la pienezza di un bel momento o periodo passato durante l’estate quando il sole ed il calore ci rendono più positivi e questo ci aiuterà a bilanciare la nostra vibrazione e energia durante il periodo invernale . Non a caso in questo periodo di passaggio i frutti incominciano a produrre i semi che poi conserveremo per la prossima stagione per produrre nuova vita da quella che abbiamo assaporato.
In settembre l’energia comincia a discendere dal picco estivo e dirigersi verso la terra, è questo un buon momento per meditare su ciò che si è ottenuto in questa estate, quali esperienze cui hanno formato tanto da accompagnarci durante il prossimo anno (non possiamo infatti tralasciare il fatto che nel calendario etiopico il nuovo anno incomincia a settembre!), come mi evolverò in questa nuova stagione e cosa essa mi riserverà? Cosa ho imparato da questo periodo estivo e dall’energia che esso mi ha trasmesso e creato in me? Il senso di abbondanza che ho avvertito nel cibo e nell’atmosfera, è possibile conservarlo e farlo parte di me? Come può il cibo aiutarmi in questo processo, cosa mi fa piacere mangiare e come?
Infatti durante l’estate spesso preferiamo cibi freschi e crudi, ora ricominceremo a cucinare più spesso e ci gusteremo le ultime settimane di abbondanza. Fichi, pesche, mirtilli, pere,fichi d’india saranno i frutti che ci offre questo periodo, mentre come ortaggi avremo ancora pomodori, i primi cavoli, melanzane, peperoni, gli ultimi cetrioli e le primissime zucche, e qualche bietole se non troppo caldo.
Un altro mese capace di ispirarci e nutrirci per renderci più forti e pronti per la nuova stagione che arriverà. Fortificare lo stomaco con i giusti prodotti equivale a rafforzare la salute e quindi anche lo spirito. Ci rivestiamo internamente di benessere perché facciamo lo stesso fuori ricoprendoci della consapevolezza delle benedizioni che la vita ci riserva e le osserviamo una ad una proprio come quando scegliamo i nostri ortaggi..uno ad uno perché ognuno è unico e speciale.