Vittoria degli Alleati
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Questo giorno verrà, probabilmente, registrato come il giorno più significativo nella storia del mondo, perché oggi è stata finalmente messa in conto e sconfitta in modo schiacciante una filosofia mondiale di aggressione contro tutte le nazioni amanti della pace.
Questa gloriosa vittoria è stata ottenuta perché quelle nazioni amanti della pace hanno perseverato per lunghi anni di incredibili avversità, sacrifici e determinazione per raggiungere la libertà, la decenza e la giustizia, non solo per loro stessi, ma per il mondo intero.
È in questo senso che la vittoria sul Giappone, che ha iniziato nel 1931 il suo attacco infame rivolto al Nostro grande amico, la Repubblica Cinese, e che ha condotto all’altrettanto infame aggressione contro l’Etiopia nel 1935 e contro l’Europa, nel 1939, assume il suo significato più profondo per la storia del mondo.
Oggi abbiamo invertito la politica della convenienza a scapito della giustizia internazionale. Oggi la vittoria che Noi celebriamo rappresenta non solo il trionfo sul Giappone, non solo il trionfo su quelle stesse forze che in Europa erano parte integrante della stessa lotta, ma anche il trionfo del principio della sicurezza collettiva sancito nella Carta delle Nazioni Unite firmata a San Francisco.
Tuttavia, in questo momento solenne della storia, i Nostri cuori sono rivolti al dolore ed alla delicata riflessione verso quelle innumerevoli famiglie sparse in tutto il mondo che hanno sacrificato i loro beni più preziosi, i loro mariti e figli, affinché la giustizia potesse trionfare.
Questa vittoria è stata raggiunta in cambio di vite, sofferenze, e tesori che non sono mai stati eguagliati. Ha inoltre registrato (ndr. questa vittoria) le azioni e le gesta più coraggiose ed eroiche dei tempi moderni. Nella storia saranno sempre onorati i campi di battaglia di Alamein, di Stalingrado, di Anzio, della Normandia, di Iwo Jima e di Okinawa.
L’Etiopia, con le altre Nazioni Unite più di tutti, ha contribuito con il suo massimo sforzo al raggiungimento di quella vittoria. Lei sarà, insieme a tutti gli altri, tuttavia, eternamente grata all’Impero Britannico, per il suo aiuto nella liberazione dell’Etiopia e, in quelle ore buie del 1940 e del 1941, per aver portato avanti da solo la guerra per la difesa della decenza e della libertà; all’Unione Sovietica, attraverso incredibili atti di eroismo, per avere ridotto in polvere le estese armate tedesche in Oriente ed infine agli Stati Uniti d’America per i suoi grandi sacrifici in uomini e ricchezza, che, con le forze combinate dell’Impero Britannico e dell’Unione Sovietica, ha reso possibile l’invasione dell’Europa e che, con una serie di brillanti vittorie navali ed aeree ha raggiunto la sconfitta ed il trionfo sul Giappone.
Riaffermare la fede
Questi sacrifici, i sacrifici delle altre Nazioni Unite e la lunga ed amara lotta del Nostro Impero per la difesa e l’avanzamento della causa della sicurezza collettiva impongono a tutte le nazioni in egual misura l’obbligo, reso sacro dal sangue e dalle sofferenze del Nostro popolo, di garantire che la guerra non brucerà nuovamente il volto delle Nostre terre imparziali, e che la giustizia, e non la logica della convenienza, guiderà i consigli delle nazioni e, nelle parole della Carta delle Nazioni Unite, «per riaffermare la fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti delle nazioni, di piccole e grandi dimensioni».
“Selected Speeches of H.I.M.“, pp. 88-90